Articolo tratto dalla rivista "PIANETA" mensile di TELECOM ITALIA

LAVORARE CON LA VOCE, DA TERRA A BORDO

onda professionalita routine terra bordo morse  

I nostri ospiti passano a spiegarci la struttura fisica della Stazione: << le sale che compongono il Centro e che ne costituiscono la sostanziale ossatura operativa sono quattro, ciascuna dedicata a una delle modalità comunicative su cui poggia l'attività:
trasmissione satellitare, radiotelex, radiotelegrafia e radiotelefonia.
Le ultime due, in particolare, sono quelle che prevedono il contatto diretto con chi sta navigando, essendo l'attività satellitare e
radiotelex perlopiu relative a funzioni di connessione e di computo del traffico automatico >>.
E infatti è nella sala della radiotelefonia che trascorriamo buona parte del tempo: una fucina affollata di mappe e display, voci di
operatori mescolate a quelle che arrivano dal mare. Anche questa è la musica del Mediterraneo.
Gli operatori presidiano le postazioni agendo con naturalezza. Sembra tutto facile. Facile come quando si conosce qualcosa.
Quando bande e frequenze, onde lunghe e onde corte, Kilohertz e codici linguistici sono qualcosa che si è mandato a memoria.
Di più, metabolizzato.
L'ammirazione per la padronanza tecnica non ci impedisce di pensare che quando si stabilisce un contatto in fonia con chi è per
mare e sta affrontando un problema, anche la psicologia vuole la sua parte.

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IL PONTE DI COMANDO DI UNA NAVE,

l'interlocutore dei nostri colleghi delle due stazioni radiocostiere di Roma e Palermo

 

<< E' soprattutto qui - ci spiegano - che la perizia tecnica e la conoscenza di strumentazioni non sempre semplicissime si fondono con la capacità umana, imprescindibili, di infondere in chi chiama sicurezza e fiducia >>.
L'operatore a pochi passi da noi detta dati in un microfono. E' un'occasione per capire con chi sta parlando, quale sia la sua sfera d'influenza. e' in contatto con una nave poco distante da Trieste.
<< Le postazioni dedicate alle acque circostanti all'Italia - ci chiariscono subito - sono otto, ciascuna relativa a una posizione di
mare (il golfo di Trieste, quello di Venezia e giù fino a Ravenna, per esempio, oppure Pescara, San Benedetto e Ancona), ma le potenzialità di ogni impianto superano largamente la zona di competenza, in modo da consentire un proficuo raddoppio dell'ascolto >>.
Stella, Iacono, Mennella e Forti ci guidano poi in fondo alla sala, verso alcune delle apparecchiature che distinguono la Stazione Radiocostiera di Roma dalla sua gemella palermitana.
<< E' il dominio delle onde corte, ovvero dei collegamenti internazionali, che si possono instaurare tramite operatore oppure
utilizzando il sistema di connessione 'autolink' >>.
La distanza dalle altre postazioni è di pochi metri, ma invece che con Trieste l'operatore di turno sta parlando con la nave che, metro più metro meno, si trova al largo dell'Africa Occidentale.